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Autore L'uomo senza passato
gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 16-08-2003 10:55  
Un uomo (Markku Peltola) arriva appena arrivato ad Helsinki in treno viene assalito, derubato e massacrato di botte. Finisce all'ospedale in stato vegetale fino alla morte. Ma poi improvvisamente si rianima ed inizia una seconda vita, vittima di un'amnesia che non gli fa ricordare le due cose che più contano ai nostri tempi: il proprio nome e il mestiere che svolgeva. La vita è dura senza un nome, non puoi firmare nessun modulo per cui niente lavoro, niente conto in banca, per fortuna la solidarietà tra poveracci è parecchia, una meno ha più è disposto a dividere con i bisognosi, e poi c'è l'esercito della salvezza nel quale l'anonimo protagonista troverà l'amore a prima vista (Kati Outinen).

Film assolutamente surreale, dalla trama semplicissima, dai dialoghi scarni e con una recitazione statica, tanto che gli attori paiono quasi delle maschere. Surreale è la parola chiave, se lo spettatore si lascia conquistare dalla messa in scena di Kaurismäki rimarrà deliziato da dialoghi assurdi e divertenti nella loro semplicità (ma non certo banalità), dalle maschere che sanno essere al contempo tristi, malinconiche e divertenti, e dalle lunghe sequenze fatte di silenzi e di gesti minimi ma essenziali. Un mondo alternativo e poetico, un'astrazione necessaria per raccontare una favola che parla della condizione umana, di solidarietà e, come tutte le favole, di amore.

Io l'ho trovato delizioso ma se non si è disposti ad accettare il mondo di Kaurismaki lo si può trovare noioso e senza senso, di certo è un modo di fare cinema particolare e molto diverso dal cinema medio.
Voto 7.

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Ultimo film visto: L'UOMO SENZA PASSATO di Aki Kaurismäki
Cinematik - il fantacinema!

[ Questo messaggio è stato modificato da: gongolante il 16-08-2003 alle 10:56 ]

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cosmopoli

Reg.: 30 Lug 2003
Messaggi: 115
Da: torino (TO)
Inviato: 16-08-2003 13:04  
Concordo sul voto 7 e ritengo K.uno dei più interessanti registi europoi. Im tutta la filmografia di Kaurismaki il disagio nei confronti della contemporaneità si traduce nella costruzione di una Arcadia personale ed ideale fuori dal tempo, nutrita da una cultura cinematografica profonda (che va da Chaplin a Capra), un antimondo stilizzato di creature povere e buone, dove l’unico conflitto è con le spietate leggi economiche dell’oggi : le città sono piene di colori vivaci, le baracche vicino al fiume sanno di poetica povertà, auto d’epoca sono ancora in circolazione, il cielo è blu come nelle cartoline, e strade e case sono abitate da orchi, in veste di teppisti o funzionari statali freddi esecutori di uno stato hegelianamente insensibile, e da fate, in veste di madri di famiglia o di cameriere pronte ad offrire un piatto di minestra calda a chi non se lo può permettere o da rapinatori di banche animati dalla volontà di riparare a un atto di ingiustizia nei confronti di poveri operai rimasti senza paga; anche i protagonisti delle vicende sono in fondo personaggi più fiabeschi che reali, dotati di una semplicità rudimentale, schematica e i bisogni che li animano e che il spingono ad agire sono elementari: l’uomo che ha smarrito la memoria di sé non scopre come il Mattia Pascal di Pirandello l’impossibilità per ognuno di noi di sfuggire al disagio di un’identità, qualunque sia la nostra condizione: qui a trovare un nuova identità il protagonista non fa alcuna fatica, e una volta trovatala gli piace; gli basta solo che la società e la sua burocrazia gli consentano di organizzare concerti, vivere accanto ad Irma, la donna che ama, lavorare nell’”esercito della salvezza” fiducioso nella solidarietà fra emarginati. E il passato? Non lascia alcuno strascico dentro di lui, alcun ricordo, è qualcosa di facilmente removibile e, appunto come nei racconti fiabeschi, il lieto fine è assicurato. Il messaggio è evidente, anche se non ci troviamo di fronte a saggi antropologici, ma piuttosto a dei piacevoli apologhi istruttivi, dotati anche di una certa efficacia grazie alla personalità registica mai banale e all’innegabile sincerità che li rende vivi: il segreto della felicità è ritrovare la semplicità e l’ingenuità dei bisogni primari. Lo stesso autore sostiene infatti di “andare avanti verso un passato sempre più melodrammaticamente neorealista seguendo la strada aperta da Cesare Zavattina”. Ma è proprio qui che le sue opere, e soprattutto quest’ultima, sconfinano nella maniera, nell’Arcadia appunto. Forse ci saranno delle ragioni esistenziali condivisibili: forse è per non perdere del tutto la speranza che Kaurismaki non ha il coraggio di andare fino in fondo nel far luce sulla ferocia del moderno modo di vivere e nella incontaminata purezza dei suoi eroi si avverte la mancanza di una vera dialettica fra realtà e chi tenta di opporvisi : i personaggi che animano le sue pellicole non hanno passato ma solo un lieto futuro, e i loro moventi sono davvero così elementari da diventare anacronistici e noi possiamo compiacerci per la gradevolezza dell’insieme, per i buoni sentimenti non esibiti ma espressi con delicatezza , ma non sentiamo interiormente alcuna affinità con loro. In conclusione si guarda L’uomo senza passato come una piacevole stampa d’epoca…un’arcadia stracciona, l’aspirazione a un antimondo interclassista esistito sempre e solo nel cuore dei poeti, vicino ai nostri cuori, invece, trillano i cellulari Nokia, made Norvegia, come il film.

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il futuro fallisce.fallisce sempre.Non potrà mai essere il luogo crudele e felice in cui vogliamo trasformarlo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: cosmopoli il 16-08-2003 alle 13:13 ]

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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 16-08-2003 23:38  
Bella Cosmo! Grazie per il bel commento!!
Son curioso di vedere qualcosa del passato di Kaurismaki, ho visto solo Juha che mi è piaciuto tanto quanto questo!

Spero in "nuvole in viaggio" questo inverno!
Ho detto.
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Cinematik - il fantacinema!
In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach

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Cinefila

Reg.: 07 Mar 2003
Messaggi: 1087
Da: PESCARA (PE)
Inviato: 16-08-2003 23:39  
Non l'ho visto, ma provvederò.
_________________
Noi siamo gli stranieri
Del mondo intero
Dovunque noi siamo
Noi siamo fuori
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo

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cosmopoli

Reg.: 30 Lug 2003
Messaggi: 115
Da: torino (TO)
Inviato: 17-08-2003 00:05  
quote:
In data 2003-08-16 23:38, gongolante scrive:
Bella Cosmo! Grazie per il bel commento!!
Son curioso di vedere qualcosa del passato di Kaurismaki, ho visto solo Juha che mi è piaciuto tanto quanto questo!

Spero in "nuvole in viaggio" questo inverno!
Ho detto.


A mio avviso "Nuvole in viaggio " è il più bello dei film di K.
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il futuro fallisce.fallisce sempre.Non potrà mai essere il luogo crudele e felice in cui vogliamo trasformarlo.

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